VENETO: 12 MILIONI PER LE PMI

Dal 15 giugno aperte le domande per il nuovo bando della Regione Veneto in favore delle PMI

In riferimento all’azione 4.2.1 del Programma Operativo Regionale, cofinanziato dal FESR, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 (POR FESR 2014-2020) che prevede “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”, la Regione ha avviato una nuova linea di finanziamento per le piccole e medie imprese. Nello specifico, è stato approvato dalla giunta veneta un bando con una dotazione di 12 milioni di euro per l’incentivazione alle imprese affinché possano contenere la spesa energetica, l’inquinamento e le emissioni in atmosfera, utilizzare in maniera efficiente le risorse e valorizzare le fonti rinnovabili.
Le prime misure per l’efficientamento energetico veneto erano arrivate nel 2016: oltre 5,5 milioni di euro – resi disponibili nell’ambito delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2007-2013 – e destinati ad interventi nella pubblica amministrazione. A quasi un anno di distanza la Regione rilancia avviando una nuova linea di finanziamento rivolta in questo caso alle piccole e medie imprese.

Il nuovo bando è rivolto alle PMI  operanti nei settori del commercio, industria, artigianato e turismo e servizi. La presentazione delle domande di contributo decorre dal 15 giugno al 31 luglio 2017. I progetti di efficientamento energetico dovranno essere conclusi entro il 16 luglio 2018, mentre la rendicontazione di spesa dovrà essere presentata entro il 31 luglio 2018. Requisito essenziale ai fini della presentazione della domanda è la diagnosi energetica pre intervento.

 

Il contributo sarà al massimo di 150.000 euro per una spesa rendicontata e ammessa pari o superiore a 500.000 euro; il contributo minimo  sarà di 30.000 per una spesa pari a 100.000 euro. Non saranno ammesse domande di partecipazione i cui progetti comportino spese ritenute ammissibili per un importo inferiore a 100.000 euro.

A darne comunicazione è l’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia, Roberto Marcato, che così commenta il provvedimento “Con questo nuovo bando si conferma l’attenzione della Regione del Veneto per le piccole e medie imprese, stimolando gli investimenti in ricerca e innovazione e ponendo attenzione alla sostenibilità ambientale”.

Il provvedimento è figlio del Piano Energetico Regionale del Veneto con cui la Regione mira a raggiungere nel 2020 una quota di almeno al 10,3 per cento delle fonti rinnovabili sui consumi finali lordi di energia, riducendo la domanda, sempre per la stessa data del 20 per cento rispetto al 2005.

Secondo il segretario della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della PMI (CNA) Veneta, Mario Borin, l’operazione presenta però diverse problematiche:

l’importo dei progetti finanziabili infatti sarebbe tra i 100mila e i 500mila euro, ben al di sopra di quanto le micro, piccole e piccolissime imprese che popolano il Veneto potrebbero sostenere.

L’altro problema è quello dei tempi stretti: se pubblicato a giugno, il bando darebbe poi 30 giorni di tempo per presentare i progetti, e ancora andrebbero aggiunti i tempi tecnici per l’assegnazione dei finanziamenti. Ma le spese finanziabili devono essere sostenute tra l’inizio del 2017 e il 28 febbraio 2018, dunque le imprese avrebbero pochi mesi di tempo per portare a termine i progetti di efficientamento.

«Considerando tutti questi possibili scenari, riteniamo che un bando così costruito non sarebbe in grado di finanziare la maggior parte delle imprese venete – commenta Mario Borin –, vanificando gli obiettivi stessi del POR e facendo perdere una buona occasione per rendere più efficiente la gestione complessiva dell’approvvigionamento energetico delle imprese.

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